mercoledì 16 ottobre 2013

Partiti. Con parità di genere elette più donne e meno uomini e questo per molti è il vero problema


“L’approvazione da parte del Parlamento dell’emendamento che prevede meno finanziamenti e una multa per quei partitiche non rispettano la parità di genere, rappresenta un importante passo avanti che ci avvicina all’Europa”. Lo afferma Pia Locatelli, deputata del PSI, presidente onoraria dell’Internazionale socialista donne. “Quando si parla di quote non si tratta, come ha detto qualche collega dei 5 Stelle che evidentemente non conosce la materia, di far eleggere donne incompetenti, bensì di permettere a quelle competenti di non essere tagliate fuori. Sappiamo benissimo che una donna eletta in più significa un uomo eletto in meno e che questo per molti è il vero problema.

A questo proposito la scorsa settimana assieme alle colleghe Marisa Nicchi di Sel e Enza Bruno Bossio del Pd, abbiamo presentato una proposta di legge che in sostanza ricalca quella adottata già per le comunali e in alcune regioni: prevedere nella composizione della lista che nessuno dei due generi possa essere rappresentato per più dei due terzi, che le elettrici e gli elettori possano esprimere due preferenze e soprattutto che una delle due debba necessariamente appartenere ad un candidato di genere diverso, pena la cancellazione della seconda preferenza. Ancora una volta – ha concluso – i 5 Stelle non votando l’emendamento hanno perso l’occasione di fare buona politica”.


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