“L’eliminazione e il disprezzo per le più elementari tutele non genera sviluppo e occupazione, ma disagio, incertezza”. Lo affermato Pia Locatelli, intervenendo in aula per la dichiarazione di voto sulla proposta di legge sulle dimissioni in bianco.
“Secondo i dati ufficiali, - ha ricordato - nel corso del 2011 sono stati ben due milioni i lavoratori e le lavoratrici costretti ad apporre la firma su false dimissioni volontarie al momento dell’assunzione. Ad essere colpito è soprattutto il mondo femminile: il 60% di quei 2 milioni, infatti, sono donne in età fertile. Sono numeri incredibili oltre che inaccettabili, indegni di un paese civile, che ci riportano indietro di oltre un secolo quando i lavoratori non avevano tutele e diritti. Non si tratta, come vogliono farci credere, di un appesantimento burocratico che imbriglierà le imprese, impedendo loro di crescere, e bloccherà le assunzioni, ma di una tutela minima nei confronti di chi, tra lavoro che non c’è, flessibilità e precariato, tutele ne ha ben poche”.
“Secondo i dati ufficiali, - ha ricordato - nel corso del 2011 sono stati ben due milioni i lavoratori e le lavoratrici costretti ad apporre la firma su false dimissioni volontarie al momento dell’assunzione. Ad essere colpito è soprattutto il mondo femminile: il 60% di quei 2 milioni, infatti, sono donne in età fertile. Sono numeri incredibili oltre che inaccettabili, indegni di un paese civile, che ci riportano indietro di oltre un secolo quando i lavoratori non avevano tutele e diritti. Non si tratta, come vogliono farci credere, di un appesantimento burocratico che imbriglierà le imprese, impedendo loro di crescere, e bloccherà le assunzioni, ma di una tutela minima nei confronti di chi, tra lavoro che non c’è, flessibilità e precariato, tutele ne ha ben poche”.
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