“Quali misure ha preso il Governo italiano per assicurare l’adempimento alla richiesta delle Nazioni Unite e per coinvolgere le Organizzazioni della società civile, soprattutto quelle delle donne, nel processo preparatorio di Pechino + 20?”. E’ quanto richiesto in un’interrogazione alla Ministra degli Esteri Federica Mogherini, presentata dal Gruppo Socialista alla Camera, prima firmataria Pia Locatelli, visto che il rapporto è atteso per il primo maggio e ad oggi non risulta sia stata avviata alcuna consultazione.
Il Consiglio Economico eSociale dell’Onu con una risoluzione ha invitato tutti gli Stati a condurre, a livello nazionale, un’analisi completa dei progressi compiuti e ad effettuare le proprie revisioni in modo da inserire i risultati dei processi inter-governativi regionali nel processo di elaborazione del post-2015. La risoluzione inoltre invita i governi a continuare a sostenere il ruolo e il contributo della società civile, in particolare le organizzazioni non governative e le organizzazioni di donne, per l’attuazione della Dichiarazione e della Piattaforma d'azione di Pechino e a inviare i rapporti nazionali alle Commissioni regionali rilevanti e a UN-Women entro il 1° maggio 2014.
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Interrogazione a risposta scritta
Presentata dagli Onorevoli
LOCATELLI, DI LELLO, DI GIOIA, PASTORELLI
LOCATELLI. – Al Ministro degli Affari Esteri. – Per sapere –
Premesso che
la Piattaforma d'azione adottata dalle Nazioni Unite nel 1995 in occasione della Quarta Conferenza mondiale sulle donne di Pechino (Cina), costituisce un programma per l'empowerment delle donne, offre un quadro politico definito e un piano di lavoro per raggiungere l'uguaglianza di genere e l’attuazione dei diritti delle donne;
gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno ripetutamente ribadito la sua forza normativa;
nel settembre del 2015 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite celebrerà il 20° anniversario dell’adozione della Piattaforma d'azione del 1995, ma il lavoro da fare per la sua attuazione è ancora molto e vanno coinvolti e mobilitati tutti i diversi attori affinché l’ attuazione sia rapida ed efficace;
UN Women ha un ruolo guida in questo processo per il raggiungimento dell’eguaglianza di genere e l’attuazione dei diritti delle donne;
Pechino +20 avviene in un momento storico in cui convergono grandi sforzi internazionali volti a far progredire lo sviluppo umano e i diritti umani;
la comunità internazionale sta intensificando i propri sforzi per realizzare gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio entro la loro scadenza (2015) e delineare l’agenda per lo sviluppo post-2015 come quadro di riferimento globale e valido per il futuro;
nel 2015 la Commissione delle Nazioni Unite sullo Status delle Donne effettuerà una analisi e una valutazione dell'attuazione della Dichiarazione e della Piattaforma d'Azione di Pechino e dei risultati della XXIII sessione speciale dell'Assemblea generale (2000);
con la risoluzione E/RES/2013/18, il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite ha invitato tutti gli Stati a condurre, a livello nazionale, un’analisi completa dei progressi compiuti e delle sfide incontrate nell'attuazione della Piattaforma d'azione di Pechino e degli esiti della XXIII sessione speciale dell'Assemblea generale;
la stessa risoluzione invita le Commissioni regionali ad effettuare le proprie revisioni in modo da inserire i risultati dei processi inter-governativi regionali nel processo di elaborazione del post-2015;
invita, inoltre, i governi a continuare a sostenere il ruolo e il contributo della società civile, in particolare le organizzazioni non governative e le organizzazioni di donne, per l’attuazione della Dichiarazione e della Piattaforma d'azione di Pechino e i risultati della XXIII sessione speciale dell'Assemblea Generale. In questo senso, invita quindi i governi a collaborare con i vari attori del processo preparatorio per il 2015 e beneficiare, così, della loro esperienza e competenza;
nella preparazione delle indagini nazionali che dovrebbero costituire opportunità di consultazione e sensibilizzazione, gli Stati Membri sono incoraggiati a portare avanti un processo consultivo con tutte le parti in causa sia governative che non governative;
gli Stati Membri sono stati invitati a inviare i rapporti nazionali alle Commissioni regionali rilevanti e a UN-Women entro il 1° maggio 2014;
si chiede di conoscere
quali misure ha preso il Governo italiano per assicurare l’adempimento a tale richiesta delle Nazioni Unite e per coinvolgere le Organizzazioni della società civile, soprattutto quelle delle donne, nel processo preparatorio di Pechino + 20.
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