venerdì 11 luglio 2014

Prostituzione, non si risolve con un referendum

“La prostituzione non si risolve con un referendum volto ad abolire la legge Merlin e a riaprire le case chiuse: l’atteggiamento della Lega è simile a coloro che nascondono la polvere sotto il tappeto e pensano di avere la casa pulita”. Lo ha detto Pia Locatelli, intervenendo a Cassino al Convegno organizzato da SNOQ dal titolo “Lucciole per lanterne”.
“Avere una posizione definita sul tema è assai complesso come dimostrano le diverse legislazioni europee che vanno dal neo proibizionismo svedese, all’abolizionismo, alla registrazione con tanto di contributi pensionistici e pagamento delle tasse, come avviene in Germania. L’esperienza dimostra che qualsiasi strumento ha i suoi pro e i suoi contro e che la legalizzazione, come hanno affermano vari studi condotti in Germania, si è rivelata un ostacolo alla lotta allo sfruttamento e alla tratta. È certo che ci vuole un impegno assoluto volto a contrastare e punire con ogni mezzo gli sfruttatori e i trafficanti di esseri umani, tenendo conto da un lato del diritto all’autodeterminazione delle donne che possono disporre come vogliono del proprio corpo, dall’altro del fatto che nella stragrande maggioranza dei casi le prostitute sono vittime non consenzienti”.


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