La legge 194 è chiara sì all’obiezione di coscienza personale, ma il servizio di interruzione di gravidanza deve essere comunque garantito dalla struttura. Questo purtroppo spesso non avviene.
L’ultimo caso si è verificato al Policlinico Umberto I di Roma dove, a partire dal 17 novembre, è stato chiuso il reparto per l’interruzione volontaria di gravidanza, in seguito al pensionamento dell’unico medico non obiettore. Il direttore generale dell’ospedale, Domenico Alessio, in seguito a una protesta di un gruppo di donne, tra cui utenti e lavoratrici del Policlinico Umberto I, ha riconosciuto di essere obbligato a far rispettare la legge 194 ma di avere difficoltà a far gravare sui fondi regionali la spesa di nuovo personale, impegnandosi in ogni caso a fornire già da oggi il nome di un medico non obiettore e a riattivare il reparto entro massimo tre giorni.
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