“L’intento e le ragioni del dirigente scolastico dell’Istituto De
Amicis di Celadina, di Bergamo sono comprensibili, ma non possiamo
rinunciare alle nostre tradizioni e religioni per non fare torti a chi
ha tradizioni e religioni diverse”. Così Pia Locatelli ha commentato il
divieto di fare il presepe nella scuola elementare bergamasca.
“Può sembrare strano che io, laica, difenda il presepe, ma sono convinta che la convivenza tra religioni e culture diverse debba avvenire privilegiando l’inclusione e non l’esclusione e cercando di coinvolgere tutti e tutte. Penso quindi a una scuola dove si ricorda il Natale e il presepe, ma anche la festa ebraica di Hanukkah e la Festa islamica del sacrificio, Id al-Adha. Insegnare ai bambini che esistono tradizioni, religioni e culture diverse è un ottimo antidoto contro il razzismo e l’emarginazione”.
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“Può sembrare strano che io, laica, difenda il presepe, ma sono convinta che la convivenza tra religioni e culture diverse debba avvenire privilegiando l’inclusione e non l’esclusione e cercando di coinvolgere tutti e tutte. Penso quindi a una scuola dove si ricorda il Natale e il presepe, ma anche la festa ebraica di Hanukkah e la Festa islamica del sacrificio, Id al-Adha. Insegnare ai bambini che esistono tradizioni, religioni e culture diverse è un ottimo antidoto contro il razzismo e l’emarginazione”.
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