venerdì 27 febbraio 2015

Politica estera, centralità a Europa e Mediterraneo

Noi socialisti condividiamo le linee di politica estera che il ministro ha illistrato, e apprezziamo i principi che ispirano la nostra collocazione internazionale, le nostre aspirazioni, le nostre azioni.
Promozione dei diritti umani, impegno contro le discriminazioni di ogni genere, a partire da quella tra donne e uomini, contro la violenza  (che, ricordiamo, è la prima causa di morte delle donne nel mondo), contro il terrorismo e  l’antisemitismo.
Le nostre centralità sono l’Europa e il Mediterraneo. Europa che vogliamo compia un salto di qualità, realizzando  il progetto originario:  unita politicamente, che governi l’economia e non solo le politiche monetarie, che si doti di una banca centrale che sia effettivamente banca di ultima istanza, una politica estera e di difesa comune, anche nella difesa di  integrità territoriali minacciate, leggi Ucraina.
Un’Europa che non si limiti ad essere sponda nord del Mediterraneo ma che definisca politiche per tutto il bacino del Mare Nostrum,  una Unione che si riappropri dello spirito del processo di Barcellona, lanciato negli anni ’90 per attuare riforme politiche e socio-economiche e la modernizzazione della regione in preparazione del progetto dell’Unione del Mediterraneo. Noi socialisti definiamo questo mare “Mare Nostrum”  per evocare una delle azioni che ci hanno qualificato per le politiche migratorie,  Mare Nostrum, inadeguatamente sostituita da Triton che ha rivelato tutte le sue insufficienze e inadeguatezze che, ahimè,  costano in termini di vite umane.
Politiche per il bacino del Mediterraneo che devono diventare europee veramente europee, a  partire dalla revisione di Dublino tre.
In un quadro di convinta condivisione delle linee direttrici della politica estera italiana, anche nella lotta al terrorismo internazionale di matrice islamista, noi socialisti richiamiamo l’attenzione sull’impegno al perseguimento di una soluzione globale e durevole per il processo di pace in Medio Oriente, pace fondata sull’esistenza di due Stati, quello israeliano e quello palestinese. Bisogno sbloccare i negoziati e l’impegno che chiediamo al governo perché promuova il riconoscimento dello Stato della Palestina per porre i due contendenti  sullo stesso piano e farli dialogare alla pari ha questo obiettivo.
I socialisti votano a favore della mozione


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