Tante parole e tante emozioni in questi giorni, c’è però bisogno di fatti e, prima ancora, di riconoscere i fatti per quelli che sono.
In primis dobbiamo dirci che i flussi migratori attraverso il Mediterraneo non possono più essere gestiti come una emergenza: da mesi non è più così, sono divenuto un fenomeno strutturale.
Alle cause demografiche e socioeconomiche, che esistono da anni, si sono aggiunti i conflitti del Corno d’Africa, la guerra civile Siriana, la crisi irachena, il terrorismo di Daesh, più recenti….
Si tratta di popoli interi che si muovono, un vero e proprio esodo per il quale non bastano né le risposte umanitarie, né quelle securitarie che pure ci vogliono.
Alle cause demografiche e socioeconomiche, che esistono da anni, si sono aggiunti i conflitti del Corno d’Africa, la guerra civile Siriana, la crisi irachena, il terrorismo di Daesh, più recenti….
Si tratta di popoli interi che si muovono, un vero e proprio esodo per il quale non bastano né le risposte umanitarie, né quelle securitarie che pure ci vogliono.
Per tutta la regione coinvolta è necessaria una sorta di piano Marshall come quello che aiutò noi a ripartire dopo la Seconda guerra mondiale, e per questo ci vuole l’Europa, che pure da sola forse non basta.
In parallelo servono le risposte securitarie e quelle umanitarie: dobbiamo essere più decisi ed efficaci contro gli scafisti, i neoschiavisti e dobbiamo essere più decisi e più generosi nei soccorsi.
Che errore, che orrore aver abbandonato Mare Nostrum perché ci costava troppo: poco più dello 0,09% non del PIL intero, ma della spesa sociale: meno di due caffè per ciascuno di noi all’anno. L’abbiamo sostituito con Triton, 65 agenti, 12 imbarcazioni, un terzo del costo di Mare Nostrum per l’intera UE e qualcuno l’ha sbandierato come una grande vittoria. Che infingimento!
Che errore, che orrore aver abbandonato Mare Nostrum perché ci costava troppo: poco più dello 0,09% non del PIL intero, ma della spesa sociale: meno di due caffè per ciascuno di noi all’anno. L’abbiamo sostituito con Triton, 65 agenti, 12 imbarcazioni, un terzo del costo di Mare Nostrum per l’intera UE e qualcuno l’ha sbandierato come una grande vittoria. Che infingimento!
Ci vogliono corridoi umanitari e zone di sicurezza nei Paesi di origine e di transito per verificare le richieste di asilo, certamente.
Soprattutto ci vuole una messa in sicurezza della Libia che è la cinghia di trasmissione all’Europa di tutti i fattori di instabilità dell’Africa e del Mediterraneo.
C’è bisogno di tutto questo sapendo che sono azioni difficilissime ma indispensabili.
Alcune di queste proposte sono comprese nella mozione presentata dalla maggioranza e quindi la componente socialista voterà a favore di questa mozione, nella consapevolezza della sua incompletezza.
Speriamo che il Consiglio europeo sappia fare di meglio.
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