venerdì 5 giugno 2015

Violenza donne, rendere subito operativo il Piano coinvolgendo le associazioni

“I dati forniti dall’Istat sulla violenza contro le donne indicano che la strada da compiere è ancora molto lunga. Ci preoccupa il numero dei femminicidi e degli stupri, che è ben lontano dal diminuire soprattutto nei confronti delle straniere, il fatto che questi atti siano sempre più spesso compiuti sotto gli occhi dei figli e delle figlie, che sia aumentato il numero delle ragazze al di sotto dei 16 anni che ha subito una forma di violenza”. Lo ha detto Pia Locatelli, presidente onoraria dell’Internazionale socialista donne e deputata del Psi.
“Ci conforta, invece, il fatto che sia aumentata la consapevolezza femminile, che molte più donne trovino il coraggio di denunciare le violenze subite e gli episodi di stalking, che ci sia più fiducia nelle forze dell’ordine. Un passo avanti dovuto senza dubbio al preziosissimo lavoro compiuto dalle associazioni sul territorio, ma anche a questo Parlamento che si è dimostrato sin dall’inizio della legislatura particolarmente sensibile al tema, approvando la legge Convenzione di Istanbul e subito dopo quella contro il femminicidio.  Alla luce di queste nuove statistiche - ha concluso la deputata socialista – bisogna rendere subito operativo il Piano antiviolenza, che dovrà essere modificato coinvolgendo le Associazioni, che sono le vere esperte del settore, e affidando la raccolta dati all’Istat per competenza e per continuità, e anche per dare alle statistiche relative alla violenza, che devono avere cadenza biennale,  la stessa ufficialità e quindi pari dignità di quelle sul lavoro, sulla povertà e sui dati economici”.

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