sabato 30 gennaio 2016
Sì al ddl Cirinnà, non siamo in una teocrazia
“Il parlamento di uno Stato laico deve fare leggi che garantiscano a tutti gli stessi diritti, credenti e non. Ognuno poi è libero di usufruirne o meno, ma nessuno può impedire ad altri di avvalersene. La piazza del Family day ha manifestato per esprimere l’opinione di una parte del mondo cattolico, ma non può pretendere che questa opinione venga imposta a tutto il resto del Paese”. Lo ha detto Pia Locatelli, commentando la manifestazione contro le unioni civili.
“Il disegno di legge Cirinnà è volto a concedere anche in Italia quei diritti riconosciuti in tutta Europa, al Circo Massimo si vuole negarli in nome di Dio. Ma a Roma, nonostante la Cei, non governa una teocrazia”.
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