“Se la Chiesa vuole
concorrere a definire politica italiana faccia un partito e si presenti alle
elezioni con i suoi rappresentati religiosi, altrimenti non agisca come se l’Italia
sia una sorta di protettorato del Vaticano”.
Lo afferma Pia Locatelli, commentando le parole del presidente dei vescovi Bagnasco.
“Mentre Papa
Bergoglio non è mai intervenuto nelle vicende politiche italiane, la Cei invocando
il voto segreto sul ddl Cirinnà, ha compiuto un’ingerenza inaccettabile e bene
ha fatto Renzi a rimetterla al suo posto. L'anomalia non è che la Chiesa
esprima il suo pensiero, ma che si presenti come un partner dello Stato nel
fare le leggi, violando anche lo spirito del Concordato, a cui al contrario si
richiama quando si tratta di rivendicare privilegi”.
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