mercoledì 11 dicembre 2013

Europa, il PD si spacca sull’aborto sicuro “Non torniamo indietro, non abbassiamo la guardia”

“L’esercizio dell’obiezione di coscienza non deve mettere in discussione la prestazione del servizio dell’IVG, costringendo le donne a mendicare il proprio diritto ad interrompere, in sicurezza e legalità, una gravidanza non voluta, come avviene ancora in molti paesi d’Europa, compresa l’Italia”.

Lo ha affermato Pia Locatelli, commentando la bocciatura da parte del Parlamento europeo della risoluzione sulla salute e i diritti sessuali e riproduttivi, presentata dalla socialista portoghese Edite Estrela, in cui si chiedevano tra l'altro "servizi di qualità per l'aborto legali, sicuri e accessibili a tutti".

La risoluzione, respinta per sette voti grazie anche a una spaccatura del Pd che ha visto l’astensione degli eurodeputati provenienti dall’area cattolica dell’ex Margherita, mirava a uniformare la legislatura europea e voleva essere un monito contro pericolosi ritorni al passato.
“Per questo – ha affermato Locatelli - l’approvazione della risoluzione era un gesto simbolico importante. Voleva dire: noi siamo qui, non torniamo indietro, non abbassiamo la guardia e ci batteremo sempre perché il diritto alla salute delle donne non venga calpestato”.

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