“Un conto è dichiarare che la nuova legge elettorale va verso la democrazia paritaria, che significa il 50% di
donne elette, e un conto è assumere iniziative coerenti perché questo
accada. Il testo proposto dal relatore alla Camera, prevedendo nelle
liste bloccate un’alternanza di non più di due nominativi dello stesso
genere, rischia di portare nel nuovo parlamento meno donne di quelle che
ci sono attualmente”.
Lo
afferma Pia Locatelli, presidente onoraria dell’Internazionale
socialista donne, e deputata del Psi. “Con la nuova legge, infatti, si
potrebbero avere liste con due nominativi maschili e uno femminile in
alternanza, con il risultato che, nella migliore delle ipotesi, si
eleggerebbe il 30% di donne, nella peggiore nessuna.”
“Se
si vuole veramente una democrazia paritaria è necessario introdurre
l’obbligo di alternanza di genere tra singole candidature e prevedere
che i capilista siano al 50% donne. Un’ulteriore raccomandazione da
rivolgere ai partiti è che tengano conto che alcuni collegi e
circoscrizioni sono più vincenti di altri e quindi ci sia in questi
un’alternanza delle candidate e dei candidati in modo da non
svantaggiare nessuno.
Solo così - ha concluso - si consentirà la piena partecipazione delle donne alla vita delle istituzioni, il resto è solo propaganda”.
Solo così - ha concluso - si consentirà la piena partecipazione delle donne alla vita delle istituzioni, il resto è solo propaganda”.
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