martedì 18 marzo 2014

Legge Elettorale, sulla parità anche alle Europee non si "#cambiaverso

“Se la balla che si è consumata alla Camera era: ‘No alle quote, per non sfasciare l’accordo e perché bisogna valorizzare il merito’, quella andata in scena oggi al Senato è stata: ‘buona idea , ma non è il momento’.
E così ancora una volta sulla parità di genere, sembra che una parte della maggioranza e una parte dell’opposizione si siano coalizzate in una sorta di alleanza misogina per non fare nulla”. Così Pia Locatelli, presidente dell’Internazionale socialista donne e deputata del Psi commenta l’accordo in Senato per un rinvio al 2019  l’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale per l’europee.

“Ho sentito dire che era troppo tardi, che non si cambiano le regole a partita iniziata: tutte scuse. Hanno voluto dare un contentino prevedendo che solo in caso di tre preferenze una debba essere di genere diverso, cosa ben lontana dalla parità di rappresentanza nelle istituzioni. Ancora una volta si è persa un’occasione, ancora una volta non si è cambiato verso”.

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