giovedì 31 luglio 2014

interpellanza su piano antiviolenza

Interpellanza urgente prima firma Roberta Agostini

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei Ministri – Per sapere – premesso che:
la violenza sulle donne è e deve essere una priorità del Governo e del Parlamento;
il prossimo 1 agosto entrerà in vigore la “Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica”, meglio nota come Convenzione di Istanbul;
il Governo ha adottato il 14 agosto 2013 il decreto-legge n. 93, convertito in legge 15 ottobre 2013, n. 119, recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province” dove all’articolo 5 si prevede l’adozione da parte del Ministro delegato alle pari opportunità, previa intesa in sede di Conferenza unificata, di un piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere, che deve essere elaborato con il contributo delle amministrazioni interessate, delle associazioni di donne impegnate nella lotta contro la violenza e dei centri antiviolenza, in sinergia con la nuova programmazione dell’Unione europea per il periodo 2014-2020;
il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ivan Scalfarotto, rispondendo in aula all’interpellanza n. 2-00544  in data 30 maggio 2014, ha affermato che il governo conta di poter adottare il Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere entro il mese di ottobre;
tenuto conto della complessità degli interventi da porre in essere per l’adozione del suddetto Piano, il compito di elaborarlo è stato affidato ad una serie di tavoli tematici di lavoro, sette per l’esattezza, che compongono una task force interistituzionale, costituita il 22 luglio 2013, che riunisce tutti i Ministeri interessati (Pari opportunità, Giustizia, Interno, Salute, Istruzione, Esteri, Difesa, Economia e Finanze, Lavoro e delle politiche sociali, Sviluppo Economico) e i rappresentanti delle autonomie territoriali e del mondo dell’associazionismo, coordinata dal Dipartimento per le pari opportunità;
non si hanno notizie certe sulle modalità e sui tempi dei lavori:
quale sia allo stato attuale il lavoro dei suddetti tavoli tematici e, di conseguenza, l’elaborazione del Piano e se non si ritenga necessario intervenire per accelerare i lavori e monitorare il reale coinvolgimento di tutte le forze interessate al fine di arrivare nei tempi stabiliti alla presentazione del nuovo piano d’azione contro la violenza.

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