venerdì 16 gennaio 2015
Vanessa e Greta finalmente libere, non dobbiamo vergognarci di essere umani
Grazie, Presidente, signor Ministro, voglio dirle subito che ho molto apprezzato il suo intervento. Non poteva usare parole e concetti più convincenti, e di questo la ringrazio. Come ho detto ieri, di fronte a dei tragici eventi che si concludono positivamente, non si può che essere felici. La vita di due ragazze, Greta e Vanessa – che alcuni hanno definito ingenue e sprovvedute ma che, come lei, definisco soprattutto generose e coraggiose – e l'impegno dello Stato per salvarle non devono né passare in secondo piano, né essere svillaneggiati, in nome della fermezza o da considerazioni di tipo economico. Non sappiamo se sia stato pagato o meno un riscatto, ma questo ha poca importanza per noi. Quello che conta è che le ragazze sono tornate a casa, provate ma salve. Come ha detto oggi Domenico Quirico su «La Stampa», non parliamo di riscatto, di soldi; lasciamo la vergogna, tutta, ai loro rapitori. Ha fatto bene però a venire, signor Ministro, ad informarci e ovviamente a raccontarci il raccontabile, sottolineando che la squadra ha operato secondo regole e comportamenti condivisi a livello internazionale. Questo a noi basta. Non possiamo pretendere, come ha fatto qualcuno, di conoscere i dettagli della trattativa perché questo indebolirebbe la capacità di intervenire dello Stato in analoghe tragiche situazioni. Ci interessa questo esito, ma ci interessano anche gli esiti futuri. E quindi siamo grati alla nostra diplomazia, ai servizi di intelligence, alla squadra tutta che hanno svolto al meglio il loro lavoro. E spero che lo stesso metodo utilizzato per portare a casa Vanessa sia utilizzato per portare a casa padre Dall'Oglio, i due Vescovi di Aleppo, LoPorto e tutte le persone che rischiano o che rischieranno in analoghe situazioni. Ieri, Papa Francesco ha ricordato che non si uccide in nome di Dio e noi aggiungiamo che non si lascia uccidere in nome della fermezza. Qualcuno ha detto anche che non dobbiamo mai piegarci alla logica del riscatto. Noi socialisti rispondiamo a questa affermazione con un'altra affermazione: non dobbiamo vergognarci di essere umani. Per noi l'umanità, sentimento prezioso di solidarietà umana, è un valore a cui ci sforziamo di ispirarci per guidare i nostri comportamenti e chiediamo che pure il Governo lo faccia in tutte le analoghe situazioni. La ringrazio, davvero la ringrazio.
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