martedì 15 settembre 2015

Fine vita, si faccia una legge

“Ognuno di noi ha il diritto di scegliere se e come curarsi ed è assurdo che questo diritto venga meno quando non si è più capaci di intendere. Non costringiamo i nostri cittadini e le nostre cittadine, come già sta avvenendo e come è avvenuto per altri diritti, a dover andare all’estero per avere una morte dignitosa”.  Lo scrive  Pia Locatelli in un articolo sull’Avanti! online, nel quale  annuncia  la creazione dell’Intergruppo parlamentare per l'eutanasia e il testamento biologico, che si riunirà per la prima volta domani alla Camera.

“La prima proposta di legge che ho presentato all’inizio di questa legislatura  riguarda proprio il fine vita, il diritto all’identità e al rispetto dei propri principi. Questa proposta non è mai stata calendarizzata.  Per questo ho raccolto prontamente le sollecitazioni dell’Associazione Luca Coscioni a costituire un intergruppo parlamentare per arrivare a discutere di una legge sul fine vita. L’idea, lanciata prima dell’estate, ha trovato immediato riscontro tra numerosi parlamentari di diversi schieramenti, e ci auguriamo di riuscire ad arrivare in tempi brevi a predisporre un testo base e a far sì che venga discusso. Siamo consapevoli che su un tema così delicato non potrà esserci una convergenza di tutti: il nostro primo obiettivo è quello di costruire una proposta largamente condivisa, ma ben vengano anche proposte diverse. L’importante è che se ne discuta e che si legiferi”.

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