giovedì 22 ottobre 2015

Beni culturali, decreto occasione persa


“Questo provvedimento andava assunto, certamente, ma svincolato dall’onda emotiva suscitata da una cattiva informazione; soprattutto andava accompagnato da misure di valorizzazione del patrimonio archeologico, artistico e culturale e da una accresciuta capacità di gestione e di comunicazione, anche utilizzando le energie del generoso mondo del volontariato che troppo spesso non viene apprezzato quanto merita”.
Lo ha detto Pia Locatelli intervenendo alla Camera per la dichiarazione di voto sul decreto “per la fruizione del patrimonio storico e artistico della Nazione”. Pur annunciando il voto favorevole del Gruppo socialista ha sollevato alcune perplessità sul provvedimento.
“Si è scelto invece di intervenire con un unico articolo che inserisce la fruizione delle nostre bellezze all’interno dei servizi pubblici essenziali, equiparandola ai trasporti, alla sanità, all’istruzione… e conseguentemente sottoposta alla regolamentazione del diritto di sciopero e di assemblea. Limitare la legge alla sola regolamentazione dei diritti di lavoratori e lavoratrici, non solo è un’occasione persa, ma rischia di far nascere sospetti sulla vera natura del provvedimento. Sospetti avvalorati dalla tempistica del provvedimento, approvato a seguito di un’Assemblea dei lavoratori del Colosseo, regolarmente autorizzata, per discutere del mancato pagamento dello straordinario maturato nei mesi precedenti”.
“Non possiamo accettare di veder mettere sul banco degli accusati lavoratori e sindacati additati all’opinione pubblica come l’origine di tutte le inefficienze e  i ritardi del nostro  Paese. Noi socialisti non vogliamo negare le responsabilità, quando sono reali, fondate”.


>> il mio intervento





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