martedì 27 ottobre 2015

Gestire i flussi non basta, impegno per aiutare l'Africa



“Gestire i flussi, ridistribuire le quote, organizzare l’accoglienza  non è sufficiente. Come abbiamo sottolineato più volte, bisogna agire nei Paesi di origine delle migrazioni, facendo sì che non sussistano più le condizioni che hanno spinto e che stanno spingendo uomini, donne e bambini a fuggire dalle loro terre. Lavorando in primo luogo per creare le basi di una stabilità politica istituzionale, indispensabile per il rilancio economico”. Lo ha detto Pia Locatelli, intervenendo per dichiarazione di voto sulle mozioni concernenti iniziative per rafforzare la cooperazione allo sviluppo a favore dei Paesi africani.

“Sappiamo bene che non è un obiettivo raggiungibile in tempi brevi ma non per questo dobbiamo rinunciarvi. La cooperazione allo sviluppo è uno degli strumenti più efficaci per contrastare l'esodo di milioni di persone e questo Parlamento si è dotato di una nuova legge innovativa sulla cooperazione internazionale che ci mette alla pari con gli altri Paesi europei”.

"Un paio di giorni fa in un’intervista al Sole 24 Ore, Nkosazana Dlamini-Zuma, prima donna presidente dell’Unione Africana, diceva: “L’emergenza immigrazione, con i suoi barconi della morte, è una cosa terribile, terribile, ma forse aiuta perché per la prima volta ci fa parlare, ci aiuta a capire, ci spinge ad affrontare insieme il problema, fa guardare all’Africa con occhi nuovi”, e più avanti, in tema di cooperazione, aggiungeva: “Non dovete venire, prendervi tutto quello che potete per poi venderlo nel mondo e lasciare noi in povertà. Bisogna cominciare a fare le cose insieme”.
Noi socialisti diciamo che possiamo farlo, dobbiamo farlo, certo non da soli, ma in concerto con il resto dell’Europa”.


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