"L’approvazione
di questo provvedimento è un passo
avanti nella cooperazione internazionale nel contrasto e nella prevenzione del
terrorismo che, essendo diventato transnazionale, non può che essere combattuto
con azione coordinate allo stesso
livello.
Questo è un passo verso un obiettivo più
ambizioso perché, come dice il Movimento europeo serve “un salto verso un
sistema federale che consente di organizzare l’unità nella molteplicità
affidando a un livello federale europeo poteri limitati ma reali nelle
politiche a dimensione transnazionale”. Così Pia Locatelli nel corso della
dichiarazione di voto sul disegno di legge per il contrasto al
terrorismo.
"Sappiamo che il Ministero dell’Interno, per assicurare la condivisione delle informazioni, la
valutazione della minaccia terroristica, la gestione dell’emergenza per gli
aspetti di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica - ha
aggiunto - si avvale dell’Unità di Crisi e del Comitato di Analisi Strategica
Antiterrorismo (Casa).
Questo nostro modello italiano del comitato di analisi è stato
“copiato” a livello europeo con
l’istituzione del Centro europeo anti-terrorismo, anche grazie all’iniziativa
della presidenza italiana. Non possiamo che esserne soddisfatti”.
Grazie, Signora Presidente. L'approvazione di questo provvedimento è un passo avanti nella cooperazione internazionale per il contrasto e la prevenzione del terrorismo, che, essendo diventato transnazionale, non può che essere combattuto con azioni coordinate allo stesso livello. Questo è un passo verso un obiettivo più ambizioso, perché, come dice il Movimento Europeo, serve un salto verso un sistema federale che consenta di organizzare l'unità nella molteplicità, affidando a un livello federale europeo poteri limitati, ma reali, nelle politiche a dimensione transnazionale. Quindi il voto dei Socialisti è favorevole.
Colgo questa occasione per esprimere soddisfazione per un fatto che forse non tutti conosciamo. Sappiamo che il Ministero dell'interno, per assicurare la condivisione delle informazioni e la valutazione della minaccia terroristica, la gestione dell'emergenza per gli aspetti di tutela dell'ordine e della sicurezza, si avvale dell'Unità di Crisi e del Comitato di analisi strategica antiterrorismo, il CASA, questo nostro modello italiano del Comitato di analisi è stato copiato a livello europeo con l'istituzione del Centro Europeo Antiterrorismo, anche grazie all'iniziativa della Presidenza italiana e non possiamo che esserne soddisfatti.
Un ultimo punto, signora Presidente. Quando parliamo di terrorismo sappiamo che, oltre alle azioni di contrasto, servono azioni di prevenzione. Domani, qui alla Camera, per iniziativa della Presidenza in collaborazione con l'Intergruppo donne, si svolgerà un interessante incontro intitolato «Le donne contro Daesh. Il contrasto al radicalismo e al fondamentalismo». L'obiettivo dell'incontro è mettere in luce l'azione silenziosa, ma incessante, di molte donne per contrastare il fenomeno. Ci saranno testimonianze di madri i cui figli sono caduti nella trappola del fondamentalismo e hanno vissuto sulla loro pelle la radicalizzazione jihadista. Ecco, queste madri si sono organizzate in associazioni e reti transnazionali, oltre che nazionali, per sostenersi e per promuovere azioni di prevenzione e recupero, a partire dall'identificazione dei primi segnali di radicalizzazione dei loro figli per poterli fermare in tempo.È un esempio di prevenzione che vogliamo far conoscere e diffondere.
Il testo dell'intervento
Colgo questa occasione per esprimere soddisfazione per un fatto che forse non tutti conosciamo. Sappiamo che il Ministero dell'interno, per assicurare la condivisione delle informazioni e la valutazione della minaccia terroristica, la gestione dell'emergenza per gli aspetti di tutela dell'ordine e della sicurezza, si avvale dell'Unità di Crisi e del Comitato di analisi strategica antiterrorismo, il CASA, questo nostro modello italiano del Comitato di analisi è stato copiato a livello europeo con l'istituzione del Centro Europeo Antiterrorismo, anche grazie all'iniziativa della Presidenza italiana e non possiamo che esserne soddisfatti.
Un ultimo punto, signora Presidente. Quando parliamo di terrorismo sappiamo che, oltre alle azioni di contrasto, servono azioni di prevenzione. Domani, qui alla Camera, per iniziativa della Presidenza in collaborazione con l'Intergruppo donne, si svolgerà un interessante incontro intitolato «Le donne contro Daesh. Il contrasto al radicalismo e al fondamentalismo». L'obiettivo dell'incontro è mettere in luce l'azione silenziosa, ma incessante, di molte donne per contrastare il fenomeno. Ci saranno testimonianze di madri i cui figli sono caduti nella trappola del fondamentalismo e hanno vissuto sulla loro pelle la radicalizzazione jihadista. Ecco, queste madri si sono organizzate in associazioni e reti transnazionali, oltre che nazionali, per sostenersi e per promuovere azioni di prevenzione e recupero, a partire dall'identificazione dei primi segnali di radicalizzazione dei loro figli per poterli fermare in tempo.È un esempio di prevenzione che vogliamo far conoscere e diffondere.
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