lunedì 11 gennaio 2016

Legge Costituzionale, un sì con riserva

“La legge di riforma costituzionale non è propriamente quella voluta dal gruppo socialista. Non lo è nei contenuti che, nonostante i miglioramenti apportati al Senato, in diverse parti sono ambigui, a volte poco chiari, e non lo è per il metodo. Sarebbe stato senza dubbio meglio, come avevamo proposto a inizio legislatura, adottare la strada maestra di un’Assemblea Costituente che, svincolata dall’esame di altri provvedimenti, avrebbe potuto dedicare più tempo e maggiori approfondimenti e serenità, pur senza escludere il confronto, se necessario anche aspro”. Lo ha detto Pia Locatelli nel corso della dichiarazione di voto sulla Riforma della legge Costituzionale, approvata oggi alla Camera.

“Oggi - ha aggiunto ­- si pone fine alla lunga esperienza del bicameralismo paritario, ai ripetuti passaggi dei provvedimenti tra Camera e Senato, a un iter legislativo lungo e farraginoso che spesso ha generato il blocco di leggi importanti, impedendone addirittura l’approvazione nell’arco della legislatura. Ed è soprattutto per questo che il gruppo socialista, che ha affrontato senza pregiudizi il dibattito e il processo di revisione costituzionale, voterà a favore del provvedimento, nonostante le perplessità dovute a una base di partenza, imposta dal Governo, non sempre coerente con gli obiettivi dichiarati. Certo avremmo preferito che il nuovo Senato ricalcasse maggiormente il modello del Bundesrat tedesco, così come avremmo preferito un maggior equilibrio numerico tra le due Camere, da raggiungersi attraverso uno snellimento di questa Camera, ma l’Aula ha scelto diversamente.

Non hanno trovato risposte molte delle questioni poste dai socialisti: maggiore proporzionalità del peso tra Camera e Senato, superamento del “conflitto di interessi” tra consiglieri regionali, sindaci e senatori; modifica del sistema di designazione dei componenti del Consiglio Superiore della Magistratura, anche al fine di garantire il superamento delle correnti; eliminazione dell'autodichia nella gestione del personale ed altro ancora”.

“Non vogliamo lasciare alibi a nessuno per giustificare le difficoltà del Paese, attribuendole ad una mancata riforma costituzionale. Per questo annunciamo, con tutte le riserve nel merito e nel metodo, il voto favorevole della componente socialista ed allo stesso tempo chiediamo ancora una volta la modifica della legge elettorale per garantire, insieme alla governabilità, che è fattore importante, la rappresentanza”.

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