“I dati dell’Istat sul divario delle pensioni tra uomini e donne non fanno che confermare quanto già si sapeva da tempo. Già nel 2011 le donne socialiste europeo in un video spiritoso denunciavano l’esistenza del gap e chiedevano di porvi rimedio”. Lo afferma Pia Locatelli, capogruppo della componente socialista alla Camera e presidente onoraria dell’Internazionale socialista donne.
“La situazione attuale vede le donne penalizzate doppiamente: sia per gli stipendi che sono in media più bassi, sia per la minore anzianità contributiva dovuta ai periodi di congedo per maternità e alle interruzioni per il lavoro di cura che pesa quasi esclusivamente sulle donne. A questo si aggiungono i costi elevatissimi del ricongiugimento, che impediscono di rimettere insieme carriere discontinue. E’ da anni che chiediamo di colmare questa ingiustizia, speriamo che l’evidenza dei dati sia da sprone per una riforma del sistema pensionistico a “misura” di donna».
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