“ Va sempre salvaguardato il diritto di autodeterminazione delle donne, perché è l’unico modo per evitare l’aborto clandestino”.
Lo ha detto Pia Locatelli, intervenendo in Commissione Affari sociali, sulla relazione sullo stato di attuazione della legge 194. “Bisogna rispettare l’obiezione di coscienza, ma non l’uso strumentale che si fa di essa: non è credibile, infatti, che in Campania, Molise, Basilicata, Sicilia, Abruzzo, Lazio e provincia autonoma di Bolzano, la percentuale dei ginecologi obiettori superi l’80%. Per combattere il ricorso all’aborto bisogna fare azione di prevenzione e i consultori hanno questa funzione, peccato che siano stati smantellati da coloro che vogliono cancellare la 194.
Vogliamo tutelare socialmente la maternità, come dice il titolo della legge, ma per far questo vanno create le condizioni: l’Italia, invece non è un paese amico delle mamme e delle famiglie”.
Lo ha detto Pia Locatelli, intervenendo in Commissione Affari sociali, sulla relazione sullo stato di attuazione della legge 194. “Bisogna rispettare l’obiezione di coscienza, ma non l’uso strumentale che si fa di essa: non è credibile, infatti, che in Campania, Molise, Basilicata, Sicilia, Abruzzo, Lazio e provincia autonoma di Bolzano, la percentuale dei ginecologi obiettori superi l’80%. Per combattere il ricorso all’aborto bisogna fare azione di prevenzione e i consultori hanno questa funzione, peccato che siano stati smantellati da coloro che vogliono cancellare la 194.
Vogliamo tutelare socialmente la maternità, come dice il titolo della legge, ma per far questo vanno create le condizioni: l’Italia, invece non è un paese amico delle mamme e delle famiglie”.
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