“Oggi con l’approvazione di questa legge stiamo facendo qualcosa
di estremamente grande e importante. Per la prima volta il Parlamento
interviene per dare risposte concrete a quelle famiglie che vivono con un
disabile, a quei genitori, spesso anziani, che si sono presi cura per tutta la
vita del proprio figlio o della propria figlia e che vivono con terrore al
pensiero di chi si occuperà di loro, quando non ci saranno più o quando non
saranno più in grado di assisterli”.
Lo ha detto Pia Locatelli, intervenendo
alla Camera per dichiarazione di voto sul provvedimento per
l’assistenza delle persone con disabilità grave.“Non si tratta, come hanno sostenuto i colleghi del Movimento5
Stelle, di favorire il privato, piuttosto di incrementare il pubblico; non di
fare un regalo alle assicurazioni, ma di aiutare le famiglie, consentendo loro
di avvalersi di tutti gli strumenti
idonei ad assicurare una maggiore tranquillità e maggiori garanzie per la vita
futura dei figli disabili; senza che questo voglia dire una riduzione del
welfare”.
Oggi con l’approvazione di questa legge stiamo facendo qualcosa
di estremamente importante, oserei direi grande se pensiamo a come questo
provvedimento influirà sulla vita, sulla qualità delle vita delle persone
gravemente disabili e dei loro familiari. Per la prima volta il Parlamento
interviene per dare risposte concrete a quelle famiglie, a quei genitori,
spesso anziani, che si sono presi cura per tutta la vita del proprio figlio o
della propria figlia gravemente disabili e che vivono con una preoccupazione
costante, al limite dell’ossessione, al pensiero di chi si occuperà dei loro
familiari disabili, quando non ci saranno più o quando non saranno più in grado
di assisterli. Siamo un certo numero in quest’aula ad avere persone vicine, per
parentela o amicizia, che vivono questa realtà.
Il “dopo di noi” è una preoccupazione costante per quei padri e
quelle madri, quei fratelli e quelle sorelle che hanno assicurato ai propri
figli e figlie e ai familiari tutte le cure, l’assistenza, l’amore di cui
necessitavano e temono che tutto questo finisca con la loro morte.Basti pensare che in Italia ci sono circa 260 mila persone, con
disabilità grave, che vivono con uno o a entrambi i genitori, tra questi circa
un terzo sono genitori anziani.
Considerando le prospettive di vita, si stima che il 64 per
cento dei figli con disabilità grave, pari a 165 mila persone, sopravviverà a
genitori e fratelli. L’obiettivo di questa legge, che rispecchia la direttiva
dell'ONU sui diritti delle persone con disabilità, divenuta esecutiva nel
nostro Paese con una legge del 2009, è quello di sostenere per quanto possibile
la vita indipendente del disabile e di impedirne la segregazione, escludendo
qualunque intervento che porti all'istituzionalizzazione, quando non sia
strettamente necessario. Da qui la necessità di puntare a percorsi di sostegno
in luoghi che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa
familiare, mantenendo il più possibile le abitudini delle persone con
disabilità e rispettando le sue volontà.
Non si tratta, come hanno sostenuto i
colleghi del movimento 5 stelle, di favorire il privato, piuttosto di
incrementare il pubblico; non di fare un regalo alle assicurazioni, ma di
aiutare le famiglie, consentendo loro di avvalersi di tutti gli strumenti idonei ad assicurare una
maggiore tranquillità e maggiori garanzie per la vita futura dei figli
disabili; senza che questo voglia dire una riduzione del welfare. Il gruppo socialista, nel ringraziare la relatrice Elena
Carnevali, la collega Ileana Argentin e tutti coloro hanno contribuito alla
stesura di questo testo, annuncia un voto convintamente favorevole.
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